Come vendere quadri: l’Arte si fa arte del Vendere!


come vendere quadri

Non tutti sanno come vendere quadri ed è facile intuire il motivo! L’arte è un concetto leggero che si posa su diversi cardini di gusto e bellezza, i “canoni” cosiddetti perché la parola latina canon da cui questo termine deriva altro non vuol dire se non “regola”.

Ci piace pensare che l’arte sia qualcosa di sregolato, frutto delle emozioni e forse per questo motivo in pochi si aspettano di vedere delle regole vere e proprie dietro l’apparente caos. Ma del resto, non si deve essere dei geni per aspettarsi che se esiste del colore, allora esiste anche un metodo o modo per cui quel colore finisce su quella tela in un modo e non in un altro. E certo! L’effetto sarebbe del tutto differente! E se l’effetto cambia, allora cambia il risultato finale, cioè l’insieme di sensazioni che quel pezzo di arte creata riesce a suscitare.

Per questo genere di motivi anche la vendita di un’opera d’arte è spesso poco apprezzata. Esistono artisti che non sanno come vendere quadri perché vendere quadri suscita in loro una associazione sgradevole, come di un mercenario che si svende al più acerrimo nemico, e che fa del denaro il proprio dio. Eppure queste sono emozioni, giusto? Non è bizzarro quanto facilmente riusciamo a concepire l’arte e tutto ciò che ci ruota intorno come un ghiribizzo delle emozioni, ma nono possiamo accettare che delle altre emozioni ne influenzino il prezzo finale? Ovviamente, se si è persone che si fanno influenzare da questo genere di presupposizioni.

Invece io dico che per vendere arte bisogna capire l’Arte del vendere e trasformarla in arte del Vendere. Prendiamo cioè una nostra opera e ne facciamo cambiare la forma, questa volta in denaro. Ciò che l’arte del Vendere insegna è infatti il non restare attaccati agli oggetti, perché ci saranno sempre altre occasioni, nuove occasioni, o l’opportunità di creare occasioni nuove o diverse.

Prima di tutto, per capire come vendere arte e come vendere quadri, si deve seguire un metodo: si deve avere un quadro, e si deve sapere quanto si vuole guadagnare. Dopo si deve scegliere come comportarsi ponendosi domande: perché hai bisogno di quella cifra? Servono soldi per vivere? Servono soldi per cambiare l’attrezzatura? Il tuo dovere di artista non ti esime dall’avere il controllo della tua vita, perché senza controllo anche l’arte diventa solo caos su un medium, e poco importa se è una tela, un muro o del fango. Esistono quadri famosi e milionari, murales dal valore culturale ormai inestimabile o sculture che sono servite per fare modelli di opere maestose, ma allo stesso tempo esistono migliaia di opere insipide, graffiti squallidi ed accozzaglie di fanghiglie.

Tu decidi, tu devi padroneggiare la tua arte e fare del vendere una nuova abilità. Si comincia tutti con poco. Si fa un passo alla volta, perché correre senza sapere camminare è da imprudenti. Si deve cominciare, ed imparare. I tuoi clienti non sono che un mercato da esplorare, da capire e da coltivare, esattamente come le tue abilità nella pittura, che sono diverse da quelle necessarie per la scultura, ma che sono legate da fili comuni. La vendita è un processo che a sua volta si poggia su diversi pilastri del sapere, e li devi conoscere tutti se vuoi vendere quadri.

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